Movimenti oculari: come riconoscere i canali rappresentazionali dagli occhi
Movimenti oculari: come riconoscere i canali rappresentazionali dagli occhi
Movimenti oculari: come riconoscere i canali rappresentazionali dagli occhi “Quasi nulla deve essere detto quando sai usare gli occhi.” (Tarjei Vesaas)
Qui puoi leggere anche alcuni consigli per capire quale è il canale rappresentazionale primario della persona con cui stai dialogando mediante due aspetti fondamentali: – l’ascolto attivo e attento delle parole che utilizza; – l’osservazione della sua fisiologia, dei suoi movimenti e del suo linguaggio del corpo. Ora voglio approfondire questo argomento aggiungendo un’altra tecnica di PNL che ti può essere utile per creare rapport più facilmente. In questo articolo mi concentrerò in particolare sui movimenti oculari e come riconoscere il canale rappresentazionale prevalente osservando il modo in cui la persona che hai davanti muove gli occhi. Entriamo nel dettaglio. Movimenti oculari: riconoscere i segnali dallo sguardo Partiamo con una premessa che è sempre opportuno ricordare. Il “segreto” più importante che ti può insegnare la PNL è che TUTTE le informazioni sono utili a comprendere che tipo di rappresentazione (mappa) sta usando il tuo interlocutore, per cui MAI E POI MAI devi commettere l’errore di dare giudizi di valore sui tuoi interlocutori. Questo creerebbe dei preconcetti che potrebbero metterti nella condizione di filtrare negativamente la quantità di informazioni utile ai tuoi scopi. A tal proposito, ti svelo una tecnica molto potente che può aiutarti a capire quale è il canale rappresentazionale dominante del tuo interlocutore: guarda come muove gli occhi! Movimenti oculari: i segnali visivi Se il tuo interlocutore muove gli occhi in alto a destra, è possibile che stia immaginando o costruendo un’immagine visiva e in questo utilizziamo la locuzione “Visivo Costruito”. Se invece muove gli occhi in alto a sinistra, sta ricordando un’immagine visiva. Nel “Visivo Ricordato” il tuo interlocutore accede alla memoria visiva in merito a immagini chiare di eventi accaduti e depositati nei suoi ricordi. Movimenti oculari: i segnali auditivi Se una persona muove gli occhi verso destra, all’altezza delle sue orecchie, sta costruendo o immaginando un suono. Nel cosiddetto “Auditivo Costruito” il tuo interlocutore accede alla sua esperienza auditiva e costruisce un determinato suono. Se invece muove gli occhi verso sinistra, significa che sta ricordando un suono o una frase pronunciata da qualcuno. Nel cosiddetto “Auditivo Ricordato” il tuo interlocutore accede alla sua memoria auditiva ricordando suoni o parole relativi a situazioni realmente accadute. Movimenti oculari: i segnali cinestesici Se muove gli occhi in basso a sinistra, sta parlando tra sé e sé e viene definito “Auditivo Digitale”. Il tuo interlocutore accede ad un dialogo interno comunque collegabile alla mappa cinestesica. Se noti qualcuno guardare in basso a destra, la persona in quel momento sta tornando ad una sensazione o emozione provata. Pensa in grande!
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